Silvia ha scelto nella sua carriera artistica due medium decisamente opposti per durezza, resistenza e cromia, il metallo (bronzo, oro, argento) e la terracotta, esprimendo attraverso entrambi un profuso amore per la letteratura classica, la cultura cinematografica d’autore, l’impegno ambientale e lo sport agonistico. Il suo uso della linea circolare e della linea obliqua, oltre ad esprimere ed evocare il movimento, in lei, sono un chiaro riferimento all’elemento creativo metafisico e materno insieme mentre la bicromia, oltre a generare un gradevole effetto retinico, già sperimentato da altri nella storia dell’arte, evoca un contrasto di opposti complementari che rimanda al principio filosofico  dello Yin e dello Yang ma anche al rapporto fra i gender sessuali. Come artista visita i diversi temi con maestria ed originalità mostrando profonda sensibilità ed interesse per la cultura umanistica e sociale. Quel che riesce a comunicare al fruitore è, soprattutto, il delicato equilibrio esistente fra essi e la materia adottata, lavorando il medium in modo espressivo, elegante ed essenziale. Per quel che riguarda la sua produzione nel settore medaglie ho apprezzato particolarmente l’opera sui diversi sfruttamenti dell’acqua dolce ( medaglia realizzata per la Fao nel 2003) e quella creata nel 2020 per la “ Giornata nazionale degli alberi”, mentre, per quanto riguarda le sculture in terracotta, preferisco quelle a tema mitologico, bicromatiche che risvegliano in me bei ricordi degli studi liceali, come “Gea Ferita” ( giornata della terra 2021) . Fra le monocromatiche mi ha colpito, invece, quella sulla Biodiversità che mostra come l’artista sia sensibile a temi attuali riguardo la bioetica ed la politica sulla sostenibilità ambientale. Anche in quest’ultima il “feminino” materno è espresso con delicatezza e forza insieme. E’ per me estremamente confortante che un messaggio di questo tipo provenga da un’artista donna. Silvia riesce, come pochi sanno fare, a dare uguale dignità, contemporaneamente, ad entrambi i generi sessuali, mostrando una maturità ed un’ emancipazione del pensiero sociale che molti, della sua generazione e non, persi ancora nell’annoso conflitto sessista, non hanno mai risolto. Ciò probabilmente è stato facilitato dalla felice e costruttiva esperienza personale di vita e dal suo percorso umano ed artistico.