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Luigi Massimo Bruno

 (pittore, scrittore, insegnante)

     (painter, writer, teacher)

Salentino di nascita (provincia di Lecce 1948) nel 1960 si trasferisce a Roma dove completa i suoi studi artistici (Liceo artistico, Accademia, scuola di Grafica). Negli anni a seguire e attivo come illustratore, vignettista umori-stico, grafico pubblicitario. Nel 1969 inizia a insegnare pittura alla Scuola di Arti Ornamentali di via S.Giacomo, percorso che terminerà nel 2014 dopo più di 44 anni.

E’ decisamente un narratore, come artista, della figurazione umana e del suo dramma interiore attraverso strumenti come la passione per il cinema ed un espressionismo “doloroso” che si avvale del tratto deciso, spezzato in parte, e del pathos presente in corpi e volti che domina, sublimandolo, tutto il resto. Bruno riesce attraverso cromia e tratto, ad estraniare letteralmente l’attenzione e l’animo, a trasportare il fruitore in una dimensione emotiva, che induce finanche sconforto, facendo scomparire il dipinto per precipitarlo in un abisso da cui è difficile risalire. La sua opera “Fino a quando?” forse più di altre della sua produzione, creando connubio fra caos limitatamente picassiano, espressionismo, interpretazione parziale della composizione michelangiolesca e malessere personale esprime “massivamente” ed in maniera inequivocabile la personale visione dell’ atavica barbarie umana. Luigi Massimo Bruno è anche, e soprattutto, uno scrittore di novelle che dipinge, con i suoi racconti, affreschi tali da ispirare qualsiasi artista degno di questo nome. Ho vissuto un piacere fisico e mentale “smodato” nel creare, su sua richiesta, un piccolo dipinto ispirato ad un suo racconto, contenuto nel libro “Nuvole nell’armadio”, inserendovi l’immagine della mia prima sofferta opera bicromatica insieme ad una delle sue più colorate e serenamente malinconiche, all’interno di una stanza Bongarzoni /Bruno /Van Goghiana che entrambi ci portiamo dentro.

La sua interpretazione ospita molteplici livelli del pensiero artistico del “Cripticismo” . Quello però che ama spesso visitare è la “dimensione dell’umano”. 

Born in Salento (province of Lecce 1948) in 1960 he moved to Rome where he completed his artistic studies (artistic high school, academy, graphics school). In the following years he was active as an illustrator, humorous cartoonist, advertising graphic designer. In 1969 he began teaching painting at the School of Ornamental Arts in via S.Giacomo, a path that completed in 2014 after more than 44 years.

He is definitely a narrator, as an artist, of human figuration and its inner drama through tools such as a passion for cinema and a "painful" expressionism that makes use of the decisive, partially broken line and the pathos present in bodies and faces. which dominates, sublimating it, all the rest. Bruno manages, through colors and strokes, to literally estrange attention and soul, to transport the viewer into an emotional dimension, which even induces despair, making the painting disappear and plunging it into an abyss from which it is difficult to climb. His work by him "Until when?" perhaps more than others of his production, creating a combination of Picasso's limited chaos, expressionism, partial interpretation of Michelangelo's composition and personal malaise, expresses "massively" and unequivocally the personal vision of atavistic human barbarism. Luigi Massimo Bruno is also, and above all, a writer of short stories who paints, with his stories, such frescoes as to inspire any artist worthy of the name. I experienced an "immoderate" physical and mental pleasure in creating, after his request, a small painting inspired by one of his stories, contained in the book "Clouds in the wardrobe", inserting the image of my first painful two-tone work together with one of the his most colorful and serenely melancholy, inside a Bongarzoni / Bruno / Van Gogh room that we both carry inside.

The interpretation of him hosts multiple levels of the artistic thought of "Crypticism". But what he often likes to visit is the "human dimension" one.

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