
Johann Öttl
artist

Johann Öttl - No title
(oil on canvas 50x70)
Johann Öttl
L’artista Johann Öttl nasce a Platta in Val Passiria (Bz) nel 1943 e , ad oggi, vive e lavora a Bolzano.
Si appassiona, fin da bambino, ai colori e al disegno, rivelando, nel suo percorso, una creatività fortemente legata alla pittura naturalistica, alla montagna, alla valle in cui vive, con la sua fauna ed i suoi fiori, ai forti mutamenti climatici, ed alle dure certezze che solcano gli anni dei sogni e delle aspettative di allora.
Nella realizzazione dei suoi lavori Johann usa la tecnica della pittura ad olio ed acrilici mescolati ai colori Deka. Il suo primo maestro è il noto artista Paolo Piol.
E’ solito esprimere la sua arte attraverso composizioni decisamente affollate e multi cromatiche deliziosamente naïf : Insegne al neon colorate con i messaggi più vari in lingua italiana e tedesca, arcobaleni, palazzi altissimi dotati di occhio onniveggente, animali ed insetti, corsi d’acqua percorsi dalla più disparata varietà di barche, acrobati circensi, antenne, aeroplani.
Soggetto ricorrente nelle sue opere è un omino che ha sulla testa una lampadina accesa, al pari di Edi, compagno inseparabile di Archimede Pitagorico nel fumetto Topolino, quasi come a rimarcare che l’idea geniale, la creatività e l’arte illuminano la mente dell’artista.
Osservando questo signore sorridente con i baffi, simile alle immagini che ci si aspetterebbe di trovare sulla pubblicità di una birra e contemplando il suo umore gioviale, si rimarrebbe stupiti nel sapere che, nella sua vita, ha intrapreso la carriera di poliziotto.
Durante l’estemporanea a Laives (Bolzano) a cui ho partecipato su invito di Pietro Archis, altro artista di natura simile, ho potuto, di persona, osservarlo dipingere nella stalla del maso che ci ospitava.
In quell’occasione la figlia minore del proprietario, una bambina di circa 9 anni, Marie, affascinata dalla sua esecuzione, andava spesso a visitarlo ed ha ricevuto da lui, in regalo, una cornice con la tela da dipingere e alcuni colori.
L’opera di Marie ha un soggetto simile ai palazzi di Johann ed è stata esposta, grazie anche al diabolico Archis, curatore dell’evento, insieme a quelle degli altri artisti, come si può vedere dalle foto dell’inaugurazione della mostra a cui ha partecipato anche tutta la sua famiglia.
Se l’arte è, soprattutto, uno strumento per comunicare ed ispirare emozioni a nuove e vecchie generazioni, Öttl è stato, in quell’occasione, uno degli artisti che ha raggiunto questo risultato con maggiore efficacia.
Ciò è avvenuto perché, a mio parere, egli è uno di quei pochi che, in età adulta, non dimenticando la dimensione vissuta da giovane, la esprimono liberamente, usando l’arte che è in loro, rinverdendola continuamente, come farebbe un albero, un fiore della loro terra, senza preoccuparsi di essere accurati nell’esecuzione e nella preparazione del medium, al punto tale che anche i supporti e le tele che usa, al di là del valore effettivo che hanno per chi è in grado di coglierne il contenuto ed il valore, sembrano rimediate, occasionali, mal fissate a telai sghembi di bassa qualità.
La freschezza della sua espressione è, per questi motivi, innocente, diretta e così potente da trascendere l’abilità tecnica accademica che non si cura di possedere, arrivando là dove solo la purezza del cuore di un fanciullo sa giungere.
Ugo Bongarzoni