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                                  Ugo Bongarzoni

Nasce a Viterbo dove si diploma al liceo scientifico statale con il massimo dei voti. Studia Ingegneria Elettronica all’Università “La Sapienza” di Roma. 

La sua espressione artistica è prevalentemente figurativa e utilizza diversi media.

Convinto della funzione culturale, comunicativa  e sociale dell’arte formula, nell’estate del 2012, durante la creazione de “Il volo di Dedalo ed Icaro”  il pensiero artistico del Cripticismo (analitico,  multilivello, astilistico).

Il periodo materico, iniziato nel 2003 con il dipinto ad olio Medusa (completato solo nel 2011), prosegue parallelamente con i dipinti ad acrilico dove l’interesse per il bassorilievo (Il Joker, Rifugio nella foresta, No Heaven whitout Hell, Progetto Umano, TTIP)  evolve naturalmente in quello per le forme tridimensionali (La rosa ardente, L’onda lunga dopo la tempesta, Alla deriva, Non con l’oro ma con il ferro, La cura, L’isola del tesoro) culminando nella tecnica originale che egli definisce nell’anno 2019 con il nome di “Pittoscultura”.

Crea nel 2018 il Premio di pittura e scultura Enrico Zarletti per artisti professionisti, i Trofei Hermes UB e Efesto UB per meriti organizzativi in campo artistico, i trofei Euterpe UB e Vulcano UB per la musica e l’artigianato artistico..

Esecutore estremamente lento , ama modificare sempre le proprie opere, non considerandole mai ultimate e, a causa di ciò, esse non corrispondono quasi mai, nel particolare, alle immagini pubblicate nei cataloghi.

E’ solito celare più firme in ogni sua opera, una delle quali biologica.

Ama scrivere romanzi e racconti che hanno per tema l’arte e la fantascienza e si occupa di curatela e critica d’arte.

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